Un Parco che doveva essere consegnato alla collettività e preso in gestione dal Comune di Roma oltre due anni fa, tenuto in uno stato di "apparente abbandono"!
Molto probabilmente, anzi quasi sicuramente, il Parco delle Sabine non è stato piantumato, tranne che lungo il viale che lo attraversa (il famigerato boulevard - via Carmelo Bene), in quanto "servente" alla proprietà privata di uno dei più importanti e noti costruttori romani che nel parco ha la propria tenuta, con tanto di maneggio privato!
Diventa cosi più economico e sicuro, trovare dell'ottimo foraggio di erba medica disidratata per la propria schuderia di cavalli!
A costo zero, km zero...
e intanto i cittadini possono aspettare ... il tanto agnognato Parco delle Sabine!
resterà cosi ... chissà per quanto altro tempo ancora, con il suo aspetto arido tipico dell'Agro romano(!) oppure sarà lasciato senza acqua per essere esposto a qualche rogo estivo... ed un domani sottratto alla comunità per far posto all'ennesima colata di cemento... che trattasi di un centro sportivo privato, di un campo esclusivissimo da golf o altre centinai e centinai di immobili invenduti!!
ma per interesse di chi!?! Ora forse lo sappiamo!
... altro che aree attrezzate per il trekking, viali e percorsi ciclo-pedonali, birdwatching, laghetto navigabile, eventi culturali, etc etc ... Altro che Parco Pubblico!!
martedì 17 giugno 2014
venerdì 13 giugno 2014
giovedì 12 giugno 2014
Pubblichiamo un documento inviatoci da un lettore del nostro Blog
inviato da Umberto
"Mi piacerebbe ripartire da queste
pagine del libretto, (che anche io ho ricevuto quando ho acquistato la mia casa
a 5.000euro al mq), per capire insieme a voi cosa si può fare per obbligare
le società costruttrici, proprietarie dei
terreni (Idea Fimit etc) sui
quali sono state costruite le nostre abitazione “nel parco” a completare quanto previsto, in termini di
piantumazioni, realizzazione di percorsi ciclo pedonali e archeologici e perché
no anche alla realizzazione degli uffici previsti, che consentirebbero di non
far diventare anche questo quadrante l’ennesimo quartiere dormitorio."
giovedì 5 giugno 2014
Per bruciare un Parco non serve dargli fuoco, Basta Togliergli l'Acqua !!
Lo scandalo continuo del Parco delle
Sabine.
Lo scorso 5 maggio presso l’istituto Matteucci abbiamo avuto
il piacere di ascoltare l’Assessore alle Trasformazioni Urbane Prof. Caudo in
occasione della presentazione della Conferenza Urbanistica, strumento con il
quale l’attuale Amministrazione Capitolina ritiene di poter coinvolgere le
realtà territoriali nella condivisione delle scelte urbanistiche nel nostro
territorio.
Per quanto meritoria sia l’iniziativa, la realtà quotidiana,
purtroppo, sembra contraddire spietatamente tutte le buone intenzioni da cui
essa muove.
Si fa fatica a credere che le politiche di “rigenerazione
urbana” possano trovare terreno fertile in una città e in una realtà
territoriale come il III municipio in cui un intervento di urbanizzazione
razionale come la Centralità Urbana Bufalotta, pensato e progettato avendo come
riferimento elevati standard di sostenibilità ambientale ed urbanistica,
fallisce miseramente sotto i colpi di interessi particolari e non generali.
Come si può parlare di
“rigenerazione urbana” dell’esistente se non si è neanche in grado di garantire
il rispetto di una convenzione urbanistica, condivisa, approvata e sbandierata
ai quattro venti come il segno di una nuova politica dell’abitare nella città
di Roma?
Il Parco delle Sabine
rappresenta l’emblema di questo fallimento, frutto della debolezza del potere
pubblico che abdica al proprio ruolo di fronte alla forza di interessi
economici privati arrivando persino ad alienare pezzi di patrimonio pubblico
come nel caso vergognoso del centro sportivo Virtus privato, previsto in aree
del parco che sono anche di interesse
archeologico, e contro il quale l’associazione si opporrà in ogni modo
consentito dalla legge.
Le nostre ripetute denunce sullo stato di abbandono del parco
e sulla sua mancata realizzazione sono confermate dall’ultima, grave
circostanza dell’interruzione dell’irrigazione in tutte le aree del parco,
anche quelle aree minimali di verde attrezzato prospicienti al viale Carmelo
Bene.
Sollecitata più volte
a riattivare l’irrigazione, la Società Porta di Roma fa orecchie da mercante e
segna così il triste de profundis del Parco: decine di ettari destinati a
fornire solo foraggio per cavalli.
Davvero non si può credere che l’inerzia dell’amministrazione
pubblica sia tale da consentire alla Società Porta di Roma, che solo
temporaneamente ha la responsabilità della manutenzione del parco, di decidere
autonomamente dei destini di un parco pubblico d’importanza vitale per tutto il
III municipio, disattendendo in modo così plateale tutti gli impegni
sottoscritti e in base ai quali ha potuto realizzare milioni di metri cubi di
residenziale e lauti guadagni
Chiediamo a tutte le
autorità, sia del III municipio che del Campidoglio, di intervenire decisamente
per ripristinare un livello minimo accettabile di garanzie sulla gestione del
parco e le sollecitiamo ancora una volta ad assumersi tutte le responsabilità
che il ruolo pubblico elettivo impone loro. Il Parco delle Sabine deve finalmente
avviarsi ad essere a tutti gli effetti pubblico e se la Società che ha
attualmente in carico la gestione del Parco lamenta difficoltà finanziarie, è
ora che si proceda decisamente alla consegna del parco al Comune di Roma.
ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA DEL PARCO
DELLE SABINE
tutela.parco.sabine@gmail.com
lunedì 2 giugno 2014
Un centro per l’Alzheimer nascerà alla Bufalotta
FONDAZIONE ROMA
Un centro per l’Alzheimer nascerà alla Bufalotta Un centro che ospiterà 100 malati di Alzheimer a Bufalotta. Ad annunciarne la nascita nel corso di una conferenza stampa a San Basilio è stato il presidente della Fondazione Roma Emanuele Emmanuele, ringraziando il sindaco di Roma Ignazio Marino. «In un momento in cui leggo sui giornali che c’è tensione nei confronti del sindaco, trovo doveroso ricordare la sua sensibilità per aver in tempo reale contribuito a concedere l’autorizzazione per la realizzazione di una struttura a mio modo di vedere salvifica per una patologia che sta dilagando nel mondo: l’Alzheimer – dice Emmanuele -. Una patologia a cui intendiamo dare risposta creando in questa città un villaggio per ospitare gratuitamente 100 soggetti colpiti da questa patologia e assisterli, non da cittadini di serie B o da reclusi. Il centro nascerà a Bufalotta, sui tempi attendiamo le ultime autorizzazioni regionali ma contiamo entro l’anno venturo di portarne a termine almeno una parte». «Fondazione Roma – ricorda – interviene sistematicamente in tutte le grandi emergenze del territorio, lo fa come istituzione privata, con spirito filantropico e di mecenate. Èpresente nel campo della sanità e della ricerca scientifica e anche nel campo della Cultura».
link notizia
Un centro per l’Alzheimer nascerà alla Bufalotta Un centro che ospiterà 100 malati di Alzheimer a Bufalotta. Ad annunciarne la nascita nel corso di una conferenza stampa a San Basilio è stato il presidente della Fondazione Roma Emanuele Emmanuele, ringraziando il sindaco di Roma Ignazio Marino. «In un momento in cui leggo sui giornali che c’è tensione nei confronti del sindaco, trovo doveroso ricordare la sua sensibilità per aver in tempo reale contribuito a concedere l’autorizzazione per la realizzazione di una struttura a mio modo di vedere salvifica per una patologia che sta dilagando nel mondo: l’Alzheimer – dice Emmanuele -. Una patologia a cui intendiamo dare risposta creando in questa città un villaggio per ospitare gratuitamente 100 soggetti colpiti da questa patologia e assisterli, non da cittadini di serie B o da reclusi. Il centro nascerà a Bufalotta, sui tempi attendiamo le ultime autorizzazioni regionali ma contiamo entro l’anno venturo di portarne a termine almeno una parte». «Fondazione Roma – ricorda – interviene sistematicamente in tutte le grandi emergenze del territorio, lo fa come istituzione privata, con spirito filantropico e di mecenate. Èpresente nel campo della sanità e della ricerca scientifica e anche nel campo della Cultura».
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Tavolo Permanente per la Partecipazione
L'Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine sarà impegnata nel Tavolo Permanente per la Partecipazione e in questa sede sottoporrà all'attenzione degli amministratori la necessità di tutela il Parco dagli interessi speculativi dei costruttori!!
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