L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine chiede il completamento: irrigazione, illuminazione, alberi e lotta al degrado
Per promuovere la raccolta firme a sostegno della petizione per il completamento del Parco delle Sabine – come previsto nella Convenzione Urbanistica Programma degli interventi Bufalotta, stipulata nel gennaio 2001 tra Porta di Roma S.r.l. e il Comune di Roma – l’Associazione per la tutela del parco si è data appuntamento domenica scorsa per ripristinare la bellezza originaria dell’area, con l’appoggio del gruppo di volontari di Retake Roma Terzo Municipio.
Riattivare l’impianto di irrigazione e i d’irrigazione servizi di manutenzione ormai inattivi da più di un anno ; alberi, l’installazione di un sistema d’illuminazione lungo le vie interne al parco; la realizzazione di un percorso archeologico e di ponti ciclo-pedonali attraverso il Viadotto Saragat e viale Carmelo Bene, per permettere la connessione di tutte le aree del parco, che si estende da Porta di Roma fino a Largo Labia le richiesta dell’Associazione.
Inoltre, al fine di ridurre il degrado in cui versa tutta l’area sia del parco sia del territorio circostante, si chiede il repentino ripristino del normale servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria dello stesso. Infine, per evitare il continuo spegnimento dell’illuminazione in alcune strade della zona e nella sua più importante arteria, causato dal mancato pagamento nei confronti di Acea, da parte del consorzio Porta di Roma, i cittadini necessitano il passaggio alla competenza di un gestore pubblico per l’illuminazione delle strade dell’area.
L’iniziativa di domenica si è dimostrata anche un modo per risvegliare la sensibilità delle numerose persone, residenti e non, che si sono uniti spontaneamente, mossi dalla volontà di salvaguardare la loro città e prendersene cura. Il parco è stato ripulito dalle cartacce e dagli avanzi lasciati da alcuni incivili, sono stati sostituiti i sacchi dell’immondizia, è stata tagliata l’erba e sono stati riverniciati i giochi dei bambini presenti all’interno delle due aree ludiche. Soddisfatti del loro lavoro, i cittadini e i volontari partecipanti, sperano di essere da esempio per chi, di dovere, dovrebbe occuparsi del mantenimento del parco e del territorio limitrofo.
Veronica De Michelis
Link Articolo
Nessun commento:
Posta un commento