sabato 1 agosto 2015

Il Parco delle Sabine deve essere realizzato come da Convenzione - questa la richiesta dell'Associazione. Un vero parco urbano, fruibile dai cittadini, attraverso l'incremento delle alberature.


Nella riunione del 30 luglio 2015 della Commissione Trasparenza del III municipio (Presidente Giordana Petrella) è intervenuto l’Arch. Luigi Di Luzio, responsabile del Procedimento di attuazione della convenzione urbanistica “Bufalotta”.

L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine era presente all’audizione.

Prima dell’arrivo dell’Arch. Di Luzio, l’Associazione ha illustrato ai membri della commissione le varie problematiche che affliggono il Parco e le aree limitrofe soffermandosi, in particolare, sul problema del completamento del Parco oltre che sulle già note emergenze legate all’interruzione dei servizi di illuminazione e manutenzione.

La nostra Associazione, inoltre, ha illustrato le proprie idee sul parco, idee condivise da 2100 cittadini che hanno firmato la nostra petizione.

L’audizione dell’Arch. Di Luzio ha confermato quanto già riportato precedentemente nei comunicati dell’associazione in merito al problema dell’illuminazione e cioè che l’intero impianto d’illuminazione realizzato dalla società PdR non risulta a norma, come emerso a seguito di un controllo a campione dei pali della luce e come verificato più volte da ACEA; pertanto l’amministrazione ha chiesto l’immediato adeguamento dell’impianto alla società PdR e ha dichiarato di aver chiesto un parere all’Avvocatura dello Stato in merito agli aspetti legali del problema.

L’Arch. Di Luzio ha comunicato che la convenzione è stata prorogata fino al 2017 e che entro quella data andranno completati tutti i lavori delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

In relazione al completamento del Parco, l’Amministrazione ha dichiarato che intende proseguire l’iter per l’approvazione della revisione del progetto datata 2012 (presentata dalla società Porta di Roma a firma dell’Arch. Kipar sotto la consiliatura Alemanno) che prevede la trasformazione del nostro Parco delle Sabine da parco urbano a parco paesaggistico con una forte riduzione delle alberature!!!!

A questo proposito, l’Associazione ha manifestato forti perplessità in merito al progetto Kipar a causa della drastica riduzione sia delle alberature previste che delle aree destinate a Parco, oltre che per la prevista realizzazione di un palazzetto dello sport (privato) ad elevato impatto ambientale in un’area destinata a Parco pubblico.

L’Associazione ha chiesto che venga ripreso il progetto originario approvato in convenzione nel 2001 (Progetto Bellomia),  che prevedeva molti più alberi e un’area più vasta destinata a Parco, o, in subordine, che venga modificato il progetto Kipar in modo che venga recuperata l'idea di realizzare un vero parco urbano, fruibile dai cittadini, attraverso l'incremento delle alberature e il recupero delle aree originariamente incluse nel Parco delle Sabine senza che esse vengano snaturate.
 

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