La
gestione Commissariale del Comune di Roma si è fatta carico di
ottemperare al dovere di interlocuzione con la cittadinanza che è
proprio dell’autorità amministrativa pubblica.
Dopo 7 mesi,
finalmente riceviamo risposta alla nostra petizione, firmata da circa
2100 cittadini, sul futuro del Parco delle Sabine.
L’Amministrazione riconosce la fondatezza delle nostre posizioni e
richiede l’adeguamento del progetto Kipar, variante che, inopinatamente,
fu presentata da PdR nel 2010 sotto la consiliatura Alemanno e che, pur
non essendo mai stata approvata dal Comune di Roma, era stata fatta
passare come “Il progetto del Parco delle Sabine” di alto valore
paesaggistico.
Peccato che in questo progetto, del bellissimo
Parco che era stato concepito e approvato in convenzione Bufalotta, non
ci fosse nulla se non aree incolte e cementificazione. Oggi, in risposta
alla petizione che la nostra Associazione ha promosso (con l’aiuto
determinante di tutti i cittadini firmatari), il Sub-Commissario
competente riconosce l’inadeguatezza della variante Kipar (posizione da
sempre sostenuta dalla nostra associazione) e preannuncia modifiche alla
stessa. L’aver ottenuto una dichiarazione scritta del genere è già una
vittoria della nostra Associazione e dei cittadini; un risultato
quasi insperato visto lo stato di avanzamento del progetto e d’inerzia
dell’amministrazione negli anni passati.
Controlleremo la forma e
l’entità dei miglioramenti che s’intendono apportare alla variante Kipar
senza mollare di un millimetro. C’è ancora molto da fare ma la strada
l’abbiamo tracciata.
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