Da Largo Labia al GRA: Parco delle Sabine devastato dagli incendi
Roghi dal GRA a Largo Labia, niente manutenzione e progressivo logorio. Tuona
l'Associazione Tutela Parco delle Sabine: "Non cederemo a chi vuole
distruggere idea di un grande parco"“
Dai 30 ettari bruciati a fine luglio all'ultimo
devastante rogo che ha lambito abitazioni, area ludica e pure una pompa di
benzina: ennesima estate di fuoco per il Parco delle Sabine, 147 ettari di
verde ancora in carico ai costruttori che si aprono tra i quartieri di Fidene e
Serpentara.
Qui i residenti - con i volontari di Comitati e Associazioni unico argine a
incuria e abbandono - attendono il completamento del Parco e la sua
consegna a Roma Capitale: un epilogo, con pure un contenzioso in corso, che al
momento sembra davvero una chimera.
Così quegli ettari del Municipio III - senza cura nè manutenzione - sprofondano progressivamente nel logorio con
tanto di arredi consunti, alberature morte, laghi prosciugati
e incendi che d'estate la fanno da padroni.
"Il numero dei pochi alberi piantati in entrambi
i lati del parco si sta riducendo drasticamente perchè molti sono
stati bruciati e molti altri sono semplicemente morti grazie a Porta di Roma
srl che non effettua la manutenzione e l'irrigazione" - denunciano
dall'Associazione Tutela Parco delle Sabine parlando di "disastro".
Venti incendi in due mesi quelli contati dall'Associazione: "In
pratica uno ogni tre giorni. Il bilancio è disastroso e sembra quasi che la
mano di qualcuno voglia ridurre in cenere l'idea stessa di un grande parco, dal
raccordo a Largo Labia" - sostengono dal Sabine pronti a incalzare
costruttori e Comune, già accusato di troppo lassismo.
"Non l'avranno vinta" - promettono
infatti dall'Associazione che, oltre alla tutela, da anni chiede un Parco che
spetta ai romani.
Articolo RomaToday
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