Giornata da incorniciare: non trovo altre parole per descrivere
quello che è successo ieri, domenica 2 ottobre 2016. Mai viste tutte
queste persone insieme, in un’attività del genere, in un’area così
vasta.
Questo è vero volontariato: settimane di preparazione di tam tam
quotidiano, sia in rete, attraverso i vari social, sia dal vivo, col
‘tampinamento’ quotidiano di membri dell’”Associazione Tutela Parco
delle Sabine”. Ci siamo rimboccati le maniche e quell’area del Parco
delle Sabine, con ingresso da largo Labia, per un giorno è diventata
teatro del lavoro e perché no, anche dei sogni, di un gruppo di
volontari.
Vista la numerosità, l’attività si è capillarmente diffusa su quasi
tutti gli ettari del parco, lasciato ormai in totale stato di abbandono
da istituzioni e privati. Grazie ai mezzi dell’associazione citata, ad
alcuni membri di ‘Retake III municipio’ e ad alcune attrezzature
dell’AMA il parco è stato ripulito e quasi rimesso a nuovo. È
stato raccolto di tutto e di più, sono stati riempiti circa 50 grossi
sacchi di pattumiera, è stato pulito e diserbato uno dei viali
utilizzato dai fruitori quotidiani del parco, che ha visto letteralmente
‘risorgere’ delle panchine presenti sul percorso.
Il tutto sempre nei limiti delle possibilità umane, per il sovraumano ci stiamo attrezzando.
Di certo non abbiamo risolto il problema ma il messaggio venuto fuori è
forte e chiaro: i cittadini vogliono spazi fruibili e ben tenuti; la
manutenzione deve essere ripristinata in tutto il Parco delle Sabine
fino alla consegna al comune di Roma. L’area è unica, dal raccordo a
Largo Labia, e i cittadini vogliono che sia completata come previsto
nell’unico progetto inizialmente approvato dal comune di Roma.
Non sono mancati anche i momenti di confronto e condivisione con chi
negli anni scorsi, prima di noi, si è occupato del Parco delle Sabine.
Presenti anche la Presidente del Municipio Roberta Capoccioni, venuta a
dare un saluto nonostante i numerosi impegni in zona e l’Assessore Mimmo
d’Orazio, sempre prezioso nel suo supporto.
È
stata anche l’occasione per riaprire, seppur temporaneamente, una delle
due aree giochi presenti, in attesa di assegnazione insieme all’area
ristoro, chiuse per le note vicende di Mafia Capitale.
Il tutto è stato straordinariamente condito da un finale, ricco di
buffet di dolci preparati con amore ma soprattutto con sapore dai
volontari stessi, con cui i volontari presenti sono stati gratificati
con la giusta ricompensa.
Non è ancora il parco che sogniamo ma con questa coesione e partecipazione siamo sicuri che lo otterremo.
di Salvatore Cusimano
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