A Montesacro c’era una volta un bellissimo parco chiamato
“Parco delle Sabine”. Al suo interno c’era un laghetto con i pesci, aree gioco
attrezzate, un sistema di irrigazione (costato migliaia di euro) per le piante,
panchine e viottoli.
Un polmone verde meravigliosamente attrezzato. C’era,
appunto. Dopo mesi e mesi di incuria e nonostante le sollecitazioni fatte a chi
di dovere, oggi il parco versa in condizioni disastrose. Panchine rotte o date
alle fiamme, vegetazione altissima che nessuno viene mai a tagliare, sistema di
irrigazione abbandonato e quindi non più funzionante e di conseguenza alberi
secchi. La sporcizia è ovunque, nessuno ritira più l’immondizia e i secchioni
si riempiono fino a strabordare.
I genitori portano a spasso (!) i bambini facendo lo slalom
tra i rifiuti e durante l’estate gli incendi completano il lavoro di
devastazione. Oltre al danno, poi, la beffa. Alcune delle piccole oasi
recintate con giochi per i più piccoli sono ancora chiuse con catena e
lucchetto, da così tanti mesi ormai che gli abitanti hanno forzato le
recinzioni pur di poter far giocare i figli in un posto “pulito” sebbene
circondato dal degrado.
Ah, se ve lo steste chiedendo, il laghetto che una volta
aveva pesci e tartarughe è ora solo una spianata di sassi più chiari. Siamo a
Roma Nord ma pare di stare a Kabul.
http://www.romafaschifo.com/2017/04/il-parco-delle-sabine-area-verde.html