lunedì 18 aprile 2016

Cari Soci, Sostenitori e Paladini del Parco delle Sabine, come saprete ACEA sta procedendo celermente alla realizzazione dei lavori di messa a norma dell'impianto di illuminazione commissionati da Porta di Roma. L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine esprime una grande soddisfazione. La soluzione del problema luce è ormai acquisita e per averla ottenuta PENSIAMO SI DEBBANO RINGRAZIARE SOPRATTUTTO I CITTADINI. In proposito vogliamo rammentare che le origini del problema luce (emerso nella consiliatura in scadenza) risalgono alla passata consiliatura (2008-2013) nella quale la commissione di Vigilanza e Controllo (che non ha né vigilato né controllato), insieme a tutti coloro che hanno avuto responsabilità amministrative, hanno consentito che PdR operasse a suo piacimento, anche in difformità ai progetti e alle normative. -) a partire da maggio 2014 PdR comincia a non pagare alcune bollette provocando lo spegnimento degli impianti da parte di ACEA. -) Settembre 2104-aprile 2015: L’Associazione provvede immediatamente a inviare ben quattro esposti a seguito dei quali PdR decide di difendersi diffidando il comune di Roma (29 aprile 2015); la diffida è stata duramente censurata dalla commissione di collaudo e ad essa l’Associazione ha reagito cercando di ristabilire la verità dei fatti con una nota di maggio 2015. -) Aprile 2015: Dopo la diffida, PdR spegne l’illuminazione pubblica all’intero quartiere. -) Maggio-Giugno 2015: L’Associazione invia altri due esposti e effettua due accessi agli atti presso il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica ponendo la questione luce all’attenzione delle strutture capitoline che ne hanno la responsabilità (ricordiamo che l’urbanizzazione Bufalotta è in capo al Comune di Roma). -) Maggio-luglio 2015: L’associazione inizia la raccolta firme per la soluzione sia del problema luce che del Parco delle Sabine raggiungendo la considerevole cifra di 2100 cittadini firmatari, petizione depositata lo scorso 7 luglio 2015. -)Giugno 2015: Nel frattempo l’Associazione chiama la commissione per la Trasparenza e la Revisione della Spesa al Parco delle Sabine e in questa occasione si pongono le basi per una serie di incontri che l’associazione ha avuto con lo staff dell’Assessore all’urbanistica e con l’Assessore stesso (Luglio-ottobre 2015). -)Luglio 2015: Ricordiamo anche la manifestazione di protesta che abbiamo promosso con il rallentamento del traffico in viale Bene; La situazione è stata posta all’attenzione della pubblica opinione diverse volte anche attraverso le trasmissioni della redazione regionale di RAI3-Lazio (Luglio – Settembre- Novembre 2015). -) Settembre 2015: Un passaggio importante è stato aver pubblicamente posto il problema all’attenzione del Prefetto di Roma Gabrielli chiedendo di intervenire per le implicazioni connesse alla sicurezza pubblica. Immediatamente dopo Pdr accetta di pagare alcune morosità cumulate e viale C. Bene torna alla luce -) Novembre 2015: in un secondo incontro con il prefetto di Roma gli amministratori e il vice-Prefetto dichiarano pubblicamente che il comune avrebbe intrapreso l’escussione delle fidejussioni bancarie alla scadenza di un ultimatum. -) Gennaio-Marzo 2016: Questa pressione esercitata ha infine indotto ACEA e PdR a rivedere le loro posizioni ponendo così le basi per un accordo in una serie di incontri dei quali eravamo stati informati dal vice-prefetto Di Matteo. -) Marzo 2016: Infine si è arrivati alla soluzione del problema seguendo la linea da sempre caldeggiata dall’Associazione e cioè che gli impianti avrebbero dovuto essere messi a norma e risanati da PdR (come da convenzione) e subito presi in carico dal Comune di Roma. E’ utile ricordare questi passaggi perché sia chiaro che le soluzioni dei problemi non derivano da eventi estemporanei prodotti da questo o quel politico (che anzi questi problemi li hanno causati) ma dall’azione dei cittadini che hanno messo di fronte alle loro responsabilità le istituzioni e i dirigenti del Comune di Roma. L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine sta seguendo la stessa linea di condotta anche per la soluzione del problema Parco delle Sabine. Grazie alla nostra petizione firmata da 2100 cittadini, il Comune di Roma ha, infatti, accettato di rivedere il progetto Kipar che assume l'attuale stato di fatto del parco come progetto definitivo. Questo è inaccettabile e noi opereremo per correggere questa stortura. Nel frattempo stiamo esercitando tutte le pressioni perché la manutenzione ordinaria venga ripresa. Un caro saluto Ass. Tutela del Parco delle Sabine

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