Cari Soci, Sostenitori e Paladini del Parco delle Sabine,
come saprete ACEA sta procedendo celermente alla realizzazione dei lavori
di messa a norma dell'impianto di illuminazione commissionati da Porta di Roma.
L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine esprime una grande
soddisfazione.
La soluzione del problema luce è ormai acquisita e per averla ottenuta
PENSIAMO SI DEBBANO RINGRAZIARE SOPRATTUTTO I CITTADINI.
In proposito vogliamo rammentare che le origini del problema luce
(emerso nella consiliatura in scadenza) risalgono alla passata
consiliatura (2008-2013) nella quale la commissione di Vigilanza e
Controllo (che non ha né vigilato né controllato), insieme a tutti
coloro che hanno avuto responsabilità amministrative, hanno consentito
che PdR operasse a suo piacimento, anche in difformità ai progetti e
alle normative.
-) a partire da maggio 2014 PdR comincia a non pagare alcune bollette
provocando lo spegnimento degli impianti da parte di ACEA.
-) Settembre 2104-aprile 2015: L’Associazione provvede immediatamente
a inviare ben quattro esposti a seguito dei quali PdR decide di
difendersi diffidando il comune di Roma (29 aprile 2015); la diffida è
stata duramente censurata dalla commissione di collaudo e ad essa
l’Associazione ha reagito cercando di ristabilire la verità dei fatti
con una nota di maggio 2015.
-) Aprile 2015: Dopo la diffida, PdR spegne l’illuminazione pubblica
all’intero quartiere.
-) Maggio-Giugno 2015: L’Associazione invia altri due esposti e
effettua due accessi agli atti presso il Dipartimento Programmazione e
Attuazione Urbanistica ponendo la questione luce all’attenzione delle
strutture capitoline che ne hanno la responsabilità (ricordiamo che
l’urbanizzazione Bufalotta è in capo al Comune di Roma).
-) Maggio-luglio 2015: L’associazione inizia la raccolta firme per la
soluzione sia del problema luce che del Parco delle Sabine
raggiungendo la considerevole cifra di 2100 cittadini firmatari,
petizione depositata lo scorso 7 luglio 2015.
-)Giugno 2015: Nel frattempo l’Associazione chiama la commissione per
la Trasparenza e la Revisione della Spesa al Parco delle Sabine e in
questa occasione si pongono le basi per una serie di incontri che
l’associazione ha avuto con lo staff dell’Assessore all’urbanistica e
con l’Assessore stesso (Luglio-ottobre 2015).
-)Luglio 2015: Ricordiamo anche la manifestazione di protesta che
abbiamo promosso con il rallentamento del traffico in viale Bene;
La situazione è stata posta all’attenzione della pubblica opinione
diverse volte anche attraverso le trasmissioni della redazione
regionale di RAI3-Lazio (Luglio – Settembre- Novembre 2015).
-) Settembre 2015: Un passaggio importante è stato aver pubblicamente
posto il problema all’attenzione del Prefetto di Roma Gabrielli
chiedendo di intervenire per le implicazioni connesse alla sicurezza
pubblica. Immediatamente dopo Pdr accetta di pagare alcune morosità
cumulate e viale C. Bene torna alla luce
-) Novembre 2015: in un secondo incontro con il prefetto di Roma gli
amministratori e il vice-Prefetto dichiarano pubblicamente che il
comune avrebbe intrapreso l’escussione delle fidejussioni bancarie
alla scadenza di un ultimatum.
-) Gennaio-Marzo 2016: Questa pressione esercitata ha infine indotto
ACEA e PdR a rivedere le loro posizioni ponendo così le basi per un
accordo in una serie di incontri dei quali eravamo stati informati dal
vice-prefetto Di Matteo.
-) Marzo 2016: Infine si è arrivati alla soluzione del problema
seguendo la linea da sempre caldeggiata dall’Associazione e cioè che
gli impianti avrebbero dovuto essere messi a norma e risanati da PdR
(come da convenzione) e subito presi in carico dal Comune di Roma.
E’ utile ricordare questi passaggi perché sia chiaro che le soluzioni
dei problemi non derivano da eventi estemporanei prodotti da questo o
quel politico (che anzi questi problemi li hanno causati) ma
dall’azione dei cittadini che hanno messo di fronte alle loro
responsabilità le istituzioni e i dirigenti del Comune di Roma.
L’Associazione per la Tutela del Parco delle Sabine sta seguendo la
stessa linea di condotta anche per la soluzione del problema Parco
delle Sabine.
Grazie alla nostra petizione firmata da 2100 cittadini, il Comune di
Roma ha, infatti, accettato di rivedere il progetto Kipar che assume
l'attuale stato di fatto del parco come progetto definitivo. Questo è
inaccettabile e noi opereremo per correggere questa stortura. Nel
frattempo stiamo esercitando tutte le pressioni perché la
manutenzione ordinaria venga ripresa.
Un caro saluto
Ass. Tutela del Parco delle Sabine
Nessun commento:
Posta un commento