mercoledì 27 gennaio 2016

UNA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI ALLA NOSTRA PETIZIONE POPOLARE.

La gestione Commissariale del Comune di Roma si è fatta carico di ottemperare al dovere di interlocuzione con la cittadinanza che è proprio dell’autorità amministrativa pubblica.
Dopo 7 mesi, finalmente riceviamo risposta alla nostra petizione, firmata da circa 2100 cittadini, sul futuro del Parco delle Sabine.
L’Amministrazione riconosce la fondatezza delle nostre posizioni e richiede l’adeguamento del progetto Kipar, variante che, inopinatamente, fu presentata da PdR nel 2010 sotto la consiliatura Alemanno e che, pur non essendo mai stata approvata dal Comune di Roma, era stata fatta passare come “Il progetto del Parco delle Sabine” di alto valore paesaggistico.
Peccato che in questo progetto, del bellissimo Parco che era stato concepito e approvato in convenzione Bufalotta, non ci fosse nulla se non aree incolte e cementificazione. Oggi, in risposta alla petizione che la nostra Associazione ha promosso (con l’aiuto
determinante di tutti i cittadini firmatari), il Sub-Commissario competente riconosce l’inadeguatezza della variante Kipar (posizione da sempre sostenuta dalla nostra associazione) e preannuncia modifiche alla stessa. L’aver ottenuto una dichiarazione scritta del genere è già una vittoria della nostra Associazione e dei cittadini; un risultato quasi insperato visto lo stato di avanzamento del progetto e d’inerzia dell’amministrazione negli anni passati.
Controlleremo la forma e l’entità dei miglioramenti che s’intendono apportare alla variante Kipar senza mollare di un millimetro. C’è ancora molto da fare ma la strada l’abbiamo tracciata.



 

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